Diocesi Cava/Amalfi, le processioni e le feste patronali restano sospese
Niente feste patronali tra la Costiera Amalfitana e Cava de’ Tirreni. Sono sospese. Monsignor Orazio Soricelli, arcivescovo della Diocese Cava/Amalfi ha prodotto una nota di chiarimento indirizzata ai parroci e ai fedeli dell’Arcidiocesi circa le misure da adottare per scongiurare le possibilità di contagio da Covid-19 durante le manifestazioni religiose.
«Carissimi, finalmente, dopo oltre due mesi, di lockdown, sono state riaperte le chiese e siamo tornati a celebrare l’Eucarestia con le nostre comunità. L’esultanza di questo sospirato ritorno, non deve farci dimenticare che il terribile coronavirus non è stato ancora sconfitto ed è pericoloso abbassare la guardia ed avere atteggiamenti superficiali ed irresponsabili. Le direttive stabilite dal Protocollo firmato il 7 maggio tra la CEI e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, convalidate dalla Conferenza Episcopale Campana e confermate dalle disposizioni diocesane costituiscono un punto di riferimento per tutti. In generale, in questa fase, c’è stato un lodevole impegno organizzativo ed una buona partecipazione dei volontari e dei fedeli, pur con qualche disagio nell’adattarsi alle nuove regole». «Con la presente lettera, intendo offrire qualche chiarimento ad alcune richieste che mi sono pervenute circa l’uscita delle statue e l’alzata del “panno”. La regola principale per salvaguardare le persone dal contagio è di evitare l’assembramento (la folla, la calca, la vicinanza meno di un metro).
Le feste patronali con le modalità consuete di affollamento, per quest’anno, sono sospese. La santa messa e altre pratiche religiose (liturgia della parola, liturgia delle ore, adorazione eucaristica, santo rosario…) si possono svolgere, sempre osservando le 2 indicazioni prescritte (mantenere le distanze, uso delle mascherine, igienizzazione delle mani…). Le immagini sacre possono essere, eventualmente, esposte in chiesa o sul sagrato, senza affollamento, senza processione, in forma semplice, strettamente privata. Terminata la celebrazione, l’immagine va riportata in chiesa, sempre in forma privata. Per quanto riguarda l’esposizione del “panno”, è possibile metterlo in vista, in forma privata, prima della celebrazione, senza assembramento di popolo e processione. In questa fase, non essendo prevista la partecipazione del coro, durante le celebrazioni, si consiglia di rivalutare la figura dell’animatore liturgico». «Carissimi, in questo momento difficile di transizione – che speriamo breve e circoscritto nel tempo – confido nel vostro senso di responsabilità, vi esorto ad evitare scelte fuori dal “coro” e a conservare la comunione ecclesiale. La Santissima Vergine Maria e i nostri Santi Patroni, ci ottengano dal Signore che ci liberi dalla pandemia e ci aiuti a riprendere gradualmente la vita delle nostre comunità parrocchiali. Con affetto vi benedico!